Il trionfatore del Mugello Andrea Migno racconta le sue emozioni a Gpone.com due giorni dopo il successo in Moto3: “Questa è una emozione unica, se non la provi non puoi capirla. Non c’è nulla come vincere al Mugello. Il podio di Assen rimarrà speciale, ma qua è indescrivibile, perché sei davanti al tuo pubblico, la tua famiglia, gli amici che hanno fatto tanti chilometri per vederti”.
Valentino Rossi è stato tra i primi a festeggiarlo: “Davvero figo, l’ho visto che era molto felice per me e questo mi rende orgoglioso, perché cerco sempre di mettere in pratica i suoi insegnamenti. Mi ha sempre detto che è inutile abbattersi e arrabbiarsi, non serve proprio a nulla. Ricordo il 2015, quando lui perse il titolo. Avevo paura ad andarlo a trovare a casa oppure nel suo motorhome, perché temevo fosse giù di morale o non avesse voglia di parlare, invece lo vedevo sempre sorridente e disponibile”.
“Io lo considero un fratello maggiore, un amico, forse anche un dono del Signore. Di certo non mi faccio problemi nel rompergli le scatole, gli chiedo sempre tutto quello di cui ho bisogno, andando oltre il fatto che sia Valentino Rossi. Poi ovviamente sta a me mettere in pratica le cose, è quello che fa la differenza”.
Il Dottore non è riuscito a salire sul podio in MotoGp: “Sapevo che sarebbe stata dura per lui. L’avevo visto in palestra prima della gara e si vedeva che non era il Vale di sempre dal punto di vista fisico. Secondo me è stato comunque un grande a centrare il quarto posto in quelle condizioni”.