Paolo Simoncelli, padre di Marco, scomparso in un incidente il 23 ottobre 2011, ha parlato domenica nel corso dello speciale di Forum ‘Il Diritto alla vita’. “Quando Marco riguardava alla televisione le sue gare diceva: ‘Ho fatto una roba da matto!'”.
“Quando è accaduto l’incidente, onestamente avevo pensato al massimo ad un’invalidità molto grave, ma non alla morte – ha aggiunto -. Mia moglie dice che quel giorno sarebbe successo in qualunque modo qualsiasi lavoro avesse fatto, e dice sempre che se avesse fatto il muratore sarebbe caduto dall’impalcatura. Io e mia moglie non abbiamo nessun rimpianto e questa è la nostra forza, perché noi abbiamo fatto tutto quello che serviva per renderlo felice. Quando Marco aveva 9 anni scrisse sul suo diario che un giorno sarebbe diventato world champion”.
“Ho cominciato con altri bambini per vivere meglio io; mi tengono impegnato e questo mi aiuta a non pensare tanto a Marco. A livello tecnico forse è più facile trovare uno che assomigli a Marco, ma a livello caratteriale ne vedo pochi. Felici di averlo avuto, felici di aver passato 25 anni stupendi e poi, e poi… Vaff…” ha concluso commosso.