Con il Corriere della Sera l’ex capo progettista della Ferrari, Nicholas Tombazis, è tornato sul divorzio dalla ‘Rossa’ consumatosi nello scorso dicembre.
“Non me lo aspettavo, per due motivi – ha detto -. Non respingo le responsabilità, ma sulla macchina del 2014, visto come era stato organizzato il team, ho lavorato molto meno rispetto ad altre. Il secondo: l’auto per il 2015 era la prima, dopo quella del 2008, sulla quale ho messo le mani per tempo. Ed è anche la prima che ha sfruttato una galleria del vento aggiornata. Non avremmo raggiunto la Mercedes, come ben si vede, però saremmo migliorati. Ma il mio stato d’animo non era condiviso da chi era giunto poco prima a Maranello. La Ferrari avrebbe potuto mandarmi via in altri momenti; farlo ora, mi è parso illogico. Capro espiatorio? Un po’ sì. Bruschi? Formali: mi sarei aspettato un trattamento diverso, anche nel congedo”.
“Ho un cruccio: ad Alonso non abbiamo mai dato un’auto vincente. E’ stato a lungo il pilota migliore e forse lo è ancora. Pian piano gli è montata la sfiducia: ci sta. Ma se la macchina era al massimo da quinto posto, Fernando arrivava quarto. Secondo la mia visione romantica, la Ferrari avrebbe fatto bene a tenere lui e… me”, ha aggiunto l’ingegnere greco.