Intervistato da Rai Sport, Antonio Giovinazzi ha raccontato le proprie sensazioni in un momento così delicato per lo sport e in particolare per la Formula 1, la cui stagione 2020 dovrebbe iniziare solo il prossimo 5 luglio.
Secondo il pilota dell’Alfa Romeo fermarsi è stato saggio e giusto, ma la ripartenza avverrà: “Ricordo il venerdì mattina prima del Gp d’Australia: quando mi sono svegliato, ho controllato il telefono, ho visto tantissimi messaggi e ho capito che c’era qualcosa che non andava. In quell’istante credo sia stata la scelta migliore, anche quella più sicura”.
“La Formula 1 è rischio, è adrenalina: a partire da quando sali in macchina, dal rumore del motore. Tutto ciò nel virtuale non c’è, però aspettiamo con ansia questo inizio di campionato che sicuramente ci sarà”.
Infine una riflessione sulla possibilità di correre a porte chiuse: “Non sarebbe l’ideale un podio senza tifosi, ma sarebbe sempre un podio in Formula 1. Ricordo, come se fosse ieri, il Gran Premio di Monza dove ho sentito davvero il massimo supporto dei tifosi italiani ed è stata una delle cose più belle, una carica in più per affrontare quel week-end”.