Uno 0 in classifica per il quale si cercano ancora spiegazioni.
Carlos Sainz fermo, Ferrari al lavoro per capire perché. Il Gran Premio del Qatar del pilota spagnolo è finito prima ancora di cominciare, a causa di una perdita di benzina non riparata in tempo per potersi presentare in griglia di partenza. E a Maranello stanno cercando di ricostruire l’accaduto, soprattutto per evitare potenziali bis in futuro.
Secondo quanto riferito da ‘Motorsport.com’, il problema non è stato provocato da un violento urto contro i pericolosi cordoli di Losail. Questa è una buona notizia per la Ferrari, dato che un eventuale danno al telaio della SF-23 di Sainz avrebbe reso necessario un costoso cambio di scocca verso il Gran Premio degli Stati Uniti.
Al contempo si sta però cercando anche di escludere l’ipotesi dell’errore umano. Le indiscrezioni raccolte dalla fonte parlano di una Ferrari i cui uomini avevano notato una “sudorazione di benzina” già all’arrivo in pista, pensando però fosse un mero ristagno data la scarsa entità del problema. Al momento di effettuare il pieno a Sainz, invece, è emersa l’amara verità.
Le indagini risultano ancora in corso, ma ciò che sembra accertato è che ancora una volta il clima impossibile del Qatar ha avuto un ruolo. Le altissime temperature incidono infatti anche sulla benzina, che se erogata in macchina rischia di perdere parte della sua potenza. Così in Ferrari si è deciso di ritardare l’operazione, notando quindi in ritardo il danno alla vettura.