Lui stesso parla di sfortuna, e i numeri gli danno ragione.
Charles Leclerc e la sua Ferrari non sono nemmeno partiti nel Gran Premio di San Paolo, dopo che la SF-23 del monegasco è finita contro le barriere nel giro di formazione pregara a Interlagos. Un episodio talmente irreale e curioso da aver generato uno sfogo in diretta del diretto interessato mai così esplicito: “Perché sono così sfortunato, c****? Perché sono così sfortunato?”. E in effetti tanti episodi verificatisi negli ultimi due anni autorizzano a parlare di malasorte.
“Ho perso l’idraulica del volante. Le ruote posteriori si sono bloccate da sole, non potevo farci niente. Tornare a casa dopo tre curve fa un po’ male, forse dovrei andare a Lourdes”, ha commentato Leclerc a bocce ferme ai microfoni di ‘Sky Sport‘. Il “viaggio a Lourdes” era stato peraltro evocato già dall’emittente satellitare durante la diretta del Gran Premio ed è stato scherzosamente proposto via social anche da Ryanair.
Ad ogni modo i problemi tecnici che lo hanno colpito in weekend potenzialmente molto promettenti iniziano ad essere davvero numerosi, e non riguardano solo un 2023 da incubo. Riavvolgendo il nastro non si può che iniziare dal Gran Premio di Monaco 2021, non disputato da Leclerc nonostante la conquista della pole position a causa della rottura del semiasse. Nella stagione successiva, poi, sia a Montmelò che a Baku una sua partenza davanti a tutti terminò con la rottura del motore della sua Ferrari e con un conseguente doppio ritiro.
Bisogna poi ricordare la squalifica giunta quest’anno negli Stati Uniti, dove era partito primo e aveva concluso la gara al terzo posto. Ma nel 2023 in particolare sono stati finora solo cinque i fine settimana in cui Leclerc non ha dovuto affrontare contrattempi di nessun tipo. Lo certificano i due ritiri nei primi tre appuntamenti iridati, con nel mezzo una squalifica in Arabia Saudita. Poi la partenza dalla pit lane nel Gran Premio di Spagna, svariati problemi di strategia, l’amaro ritiro in Olanda, una nuova penalità nella Sprint Race in Qatar e infine i recenti casi di Austin e Interlagos.