Christian Horner va giù piatto sulla Sprint
Il team principal della Red Bull Christian Horner non ha usato mezzi termini per dire la sua sul format Sprint, che continua a non convincere in F1: “Personalmente preferisco il vecchio format di fine settimana, perché sono un tradizionalista. Mi piace la preparazione alla gara domenicale. E’ come avere un quarto di finale e una semificnale. Non c’è lo spareggio per il terzo posto nella prima settimana di Wimbledon“.
“Penso che se i tifosi hanno il desiderio di avere un venerdì più eccitante, si debba trovare una soluzione – ha aggiunto, nelle parole riportate da Motorsport.com -. Ma credo che quello che c’è al momento non vada bene né per i piloti, né per i team e né tantomeno per i tifosi. Credo che ci sia bisogno di qualcosa di più”.
“Abbiamo appena vinto una gara Sprint e nessuno sa bene cosa fare, perché tutta l’attenzione è rivolta al gran premio di domenica. E’ come se avessimo vinto una corsa lunga e avessimo ricevuto una medaglia”, ha proseguito il boss della scuderia austriaca -. E penso che, forse, una cosa da fare sarà avere un enorme montepremi per squadra e piloti. Quella è sempre una grande motivazione. Allora sì che si potrà festeggiare realmente alla fine”.
“Non so, onestamente. Voglio dire, forse vale la pena di guardare la cosa in modo un po’ differente. Se si guarda a un campionato di calcio o ad altri campionati sportivi, c’è il campionato principale e poi le finali di coppa. Forse è il caso di pensare a qualcosa di un po’ differente, magari con una ricompensa maggiore”.
“Non so onestamente. Perché poi, a chi fregherebbe del campionato Sprint? Penso si possa fare un lavoro migliore. Credo che i tifosi abbiano voglia di vedere una gara al sabato, come possiamo vedere? Ma quale potrebbe essere il format giusto? A griglia invertita? In ordine di classifica? Dovrebbe dare più punti? Dovrebbero esserci 2 GP anziché uno solo. Onestamente non so quale sia la soluzione più valida, ma so che il format Sprint ha bisogno di essere cambiato, essere messo a punto” ha concluso Horner.