Un contatto che ha fatto discutere, e che i diretti interessati hanno voluto spiegare.
Lewis Hamilton e George Russell sono stati protagonisti di un momento ad altissima tensione nel corso delle qualifiche del Gran Premio di Spagna di Formula 1, quando nel corso della Q2 le loro Mercedes sono entrate in contatto sul rettilineo di Montmelò in piena velocità seminando anche dei detriti sul tracciato. A fine giornata, però, nessuno ha voluto polemizzare sull’accaduto.
“Siamo semplicemente stati vittima di un errore di comunicazione – ha tagliato corto Hamilton -. Io stavo spingendo al massimo, già prima del rettilineo pensavo che George volesse tornare ai box. Poi è tornato in traiettoria, pensavo di stargli in scia e credevo volesse lasciarmi passare. Invece non era così”.
“Non mi sono reso conto che Lewis si trovasse in quel punto – è stata invece la versione di Russell -. Ero concentrato su Sainz, che mi precedeva, poi ho visto troppo tardi che stava arrivando. Il team ha commesso un errore di comunicazione, che peraltro non ha inciso sul mio risultato. La mia Mercedes ha comunque avuto problemi di prestazione, e questo è un peccato”.
“C’è stata un’incomprensione tra le nostre due vetture. Una mancanza di comunicazione che al muretto avremmo dovuto gestire meglio. Loro si trovavano in una fase intensa della Q2, perciò non possiamo incolpare nessuno dei due”, è stato invece il giudizio del team principal della Mercedes, Toto Wolff.