Un altro pilota di Formula 1 scontento con il suo team.
Si aggiunge un nuovo dibattito nel mondo della Formula 1, e ancora una volta la diatriba è tra un pilota e il suo muretto. Ultimo ad alzare la voce è stato Mick Schumacher, grande protagonista della Sprint Race in Austria, ma costretto al nono posto dopo un lungo e appassionante duello con Lewis Hamilton.
C’è però un aspetto che il giovane pilota tedesco non riesce proprio a digerire. La Haas, infatti, ha deciso di mantenere le posizioni già acquisite sul circuito di Spielberg, con Kevin Magnussen davanti a Schumacher. E il danese alla fine ha chiuso settimo, davanti a Hamilton ma dietro a Ocon. “Credo che avessimo la velocità per attaccare Esteban. Ma il team ha deciso di agire diversamente, non lasciandomi passare”, si è lamentato Schumacher.
Non solo, perché il figlio del Kaiser ha anche parlato di un Magnussen che non l’ha protetto dall’attacco di Hamilton, negandogli il vantaggio del DRS. “Abbiamo perso la posizione nei suoi confronti per questa ragione – ha insistito Schumacher -. Dobbiamo analizzare questo e il mancato attacco a Ocon. Avrei potuto attaccare, ma non mi hanno permesso di passare. E vorrei capire se credevano che non fossi in grado di farlo”.