La pandemia di Coronavirus ha messo alle corde anche il mondo della Formula 1: la serie regina dei motori ha dovuto rinviare o cancellare già otto Gran Premi, e non è certo che il Mondiale riesca a partire in Canada, il 14 giugno. Secondo indiscrezioni, le possibilità che si parta da Montreal sono “al 50%”.
Una situazione eccezionale che costringe i team e l’organizzazione a trovare soluzioni d’ermergenza per definire un calendario alternativo e tentare di non perdere completamente l’anno. Queste le parole del team manager della Ferrari, Mattia Binotto: “Siamo impegnati in questi giorni, ci siamo sentiti con gli altri team principal, con Chase e con la FIA“, sono le parole a Sky.
La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti, diverse scuderie rischiano un tracollo economico: “Sono momenti cruciali. Dobbiamo fare le cose fatte bene. Il calendario è cruciale per lo sport, per lo spettacolo ma anche per noi e per gli organizzatori”. Binotto ha dichiarato che i team si sono accordati per lasciare a Federazione e F1 la massima discrezionalità su come far progredire la stagione: “Abbiamo dato libertà a FIA e F1 di decidere il calendario. Normalmente invece serve un avallo dei team”.
Possibili cambi radicali: “Potrà cambiare anche la struttura del weekend, correndo solo due giorni e togliendo il venerdì. Facendo un’ora e mezza di prove libere e poi qualifiche e gara. Questo permette di fare anche GP ravvicinati, avendo agosto libero”.
La Ferrari è pronta a gareggiare fino a gennaio: “Siamo disponibili a finire la stagione anche a gennaio. Melbourne? Ci sono state tante discussioni, ma la Ferrari non avrebbe corso comunque”.