F1, c’è la decisione definitiva sui copriruota “paraspruzzi”

La FIA ha preso la sua decisione dopo i test effettuati in collaborazione con la Ferrari

Niente “paraspruzzi”, almeno non come quelli fatti testare alla Ferrari dalla FIA nei giorni scorsi, in una sessione che ha visto impegnati Arthur Leclerc e Ollie Bearman con il preciso scopo di verificare la funzionalità degli “Sprayguard” (solo il fratello di Charles ha montato i copriruota sulla propria vettura). Come spiegato da Nicholas Tombazis, membro del direttivo della FIA, a ‘Motorsport.com’, il test non ha dato i risultati sperati.

“Siamo andati al massimo per vedere qual era il limite che potevamo raggiungere con i copriruota – ha affermato l’ingegnere greco, impegnato all’interno della FIA dal 2018 -. E anche se hanno un po’ di effetto, non hanno un effetto abbastanza significativo da poter dire che questa è la soluzione. Quindi siamo tornati al punto di partenza”.

“Penso comunque che abbiamo risposto ad alcune delle nostre domande – ha aggiunto Tombazis -. Sappiamo a che punto siamo, ma non credo che il progetto possa proseguire su questo solco. Anzi, sappiamo che sarà necessario trovare altri modi per proteggere le gare dalla cancellazione, in caso di pioggia battente”.

L’obiettivo degli ingegneri della Federazione Internazionale dell’Automobile resta infatti quello di evitare che l’acqua sollevata da un’auto in pista possa cancellare la visibilità al pilota che segue, aumentando il rischio di incidenti. La risposta immaginata con l’impiego dei copriruota non si è però rivelata sufficiente: “Dobbiamo semplicemente pensare a soluzioni diverse” ha dichiarato Tombazis.

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