F1, cosa serve alla Ferrari per vincere il titolo costruttori

Il Cavallino non vince il titolo costruttori dal 2008

L’obiettivo è stato raggiunto. La Ferrari voleva giocarsi il titolo costruttori, che non si aggiudica dal 2008, all’ultima tappa del Mondiale di F1 e così sarà. Grazie ai buoni risultati conseguiti da Leclerc e Sainz in Qatar e la contestuale, ennesima, brutta figura della McLaren, si deciderà tutto nel prossimo week-end.

La Ferrari ha ora 21 punti di distacco dalla McLaren. A Singapore, il ritardo era di 75 punti, a dimostrazione di come il Cavallino abbia fatto passi da gigante negli ultimi GP. A questo punto, serve la zampata finale, nella speranza che in casa McLaren continuino a farsi del male da soli (come nel caso della penalità di Norris in Qatar).

Chiaramente, per coronare la grande rimonta, la Rossa ha bisogno anche di un pizzico di fortuna. Oltre a brillare ad Abu Dhabi, GP in programma nel prossimo fine settimana, deve sperare che le McLaren finiscano il più indietro possibile, magari in lotta con le Mercedes. Arrivare primi e secondi non basterebbe se le McLaren arrivassero al traguardo subito dopo.

Va ricordato che c’è anche un Leclerc ancora in corsa per il secondo posto nel Mondiale. Il distacco da Norris è sceso a soli otto punti. Se le Leclerc dovesse vincere la gara, con giro veloce annesso, a Norris non basterebbe il secondo posto ad Abu Dhabi. Insomma, l’ultimo GP ha tanti motivi per essere seguito con grande interesse, soprattutto dai fan della Rossa.

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