La Ferrari non nasconde la sua rabbia per quanto successo con la Safety Car negli ultimi giri del Gp d’Italia
Il pasticcio della Safety Car nel finale del Gran Premio d’Italia e il trenino delle vetture fino alla bandiera a scacchi hanno mandato su tutte le furie la Ferrari, che si è vista togliere la possibilità di un duello all’ultimo giro tra Verstappen e Leclerc per la vittoria, ma anche tra Russell e Sainz per il terzo posto.
Charles Leclerc non ha nascosto la sua amarezza: “Finale frustrante. Speravamo di potercela giocare alla fine. Peccato, io ho dato tutto. Mi sarebbe piaciuto vincere oggi davanti a questi tifosi, ma oggi non era possibile. VSC? Onestamente non sapevamo cosa avrebbe fatto Red Bull quando abbiamo fatto quella scelta. Siamo arrivati secondi, quindi non sono contento della gara, ma va bene così”.
Il team principal Mattia Binotto è stato molto duro: “Non sapevamo come sarebbe finita con una ripartenza. Dopo Abu Dhabi si era parlato di velocizzare la ripartenza e oggi le condizioni c’erano. Non sappiamo perché abbiano aspettato così tanto a fare riaccodare le vetture, è una vera dormita della FIA e a oggi non sono ancora all’altezza di questo tipo di operazioni. Hanno cambiato volto, ma in certe decisioni sono troppo prudenti e lenti: la F1 ha bisogno di un’altra marcia, le gare vanno corse in pista e non dietro a una safety car”, sono le chiare parole a Sky.
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