Il team principal della Ferrari non si nasconde
E’ passata quasi una settimana dal deludente Gp dell’Ungheria, ma l’eco delle critiche piovute sulla Ferrari, in particolare sui responsabili delle strategie di gara e sul team principal Mattia Binotto, non sembra ancora essersi placato.
Ma è stato lo stesso Binotto, in un’intervista a ‘Sky Sport‘, a passare al contrattacco, difendendo il lavoro del box Ferrari: “Con il senno di poi tutti facciamo meglio rispetto alla ‘diretta’ – ha spiegato -. Io sono convinto che la nostra squadra sia forte anche a livello strategico: spesso è più facile guardare agli errori che a quello che si azzecca, penso ad esempio al Gran premio d’Austria. Anche in Francia siamo stati gli unici ad aver portato due gomme medie in gara, gli altri hanno avuto meno coraggio”.
“La mentalità è quella giusta – ha aggiunto Binotto -. Tutti si prendono le proprie responsabilità facendo scelte decise, qualche volta può capitare non siano le migliori. Però, se guardo indietro, penso che l’unica gara che vorrei disputare da capo sia quella di Monte Carlo, dove la pioggia ha fatto succedere di tutto. Silverstone? Mi dispiace per com’è andata a finire ma credo che la scelta sia stata giusta. Poi è andata come è andata: non so cosa sarebbe successo se Charles si fosse fermato e Hamilton fosse rimasto in pista con le hard”.
Dopo aver difeso le scelte strategiche, Binotto non può comunque non ammettere di avere dei rimpianti: “Potevamo vincere cinque gare in più, ma per un motivo o per un altro non è successo. Abbiamo avuto dei problemi di affidabilità: si tratta di un tema tecnico, dobbiamo continuare a lavorare sodo e guardare avanti. Purtroppo abbiamo avuto problemi sempre quando eravamo in testa, la Red Bull sempre quando era alle nostre spalle”.