Binotto non usa mezzi termini
I commissari di gara della FIA non sono riusciti a concludere l’investigazione su Sergio Perez e sulle sue presunte violazioni al regolamento in regime di Safety car prima della conclusione del Gran premio di Singapore, che il messicano ha concluso davanti a tutti alla bandiera a scacchi davanti ai due piloti della Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Il rinvio della decisione definitiva al dopo-gara ha non poco indispettito il Team principal del Cavallino, Mattia Binotto, che ai microfoni di ‘Sky‘ è stato categorico: “Perez è sotto investigazione per due infrazioni in due momenti diversi dietro la Safety car – ha esordito -. E’ stato troppo distante dalla vettura di sicurezza, lo ha fatto due volte. Penso a un episodio simile nel 2020, quando ad Antonio Giovinazzi furono assegnati 5 secondi di penalità, ma in generale il regolamento parla di 5 secondi, 10 secondi o drive through. Ci aspettiamo una decisione immediata, è un dispiacere che non sia arrivata durante la gara. Se ci ha condizionati? Direi di sì, Charles ha usurato maggiormente le anteriori nel tentare di superare Perez, standogli dietro per diversi giri”.
Non è la prima volta che la FIA è bersaglio di critiche da parte di piloti e team principal: “E’ difficile capire perché la FIA ci metta tanto a prendere questo tipo di decisioni – ha incalzato Binotto -. E’ probabile, in questo caso, che vogliano capire le ragioni di Red Bull e dello stesso Perez. Magari volevano semplicemente evitare di prendere una decisione sbagliata per fare di fretta”.