Il britannico rischia per una presunta infrazione tecnica all’ala posteriore.
Le decisioni che verranno prese nella mattinata di sabato ad Interlagos potrebbero sconvolgere la corsa al titolo mondiale. Già perchè Lewis Hamilton, dopo la penalità di cinque posizioni sulla griglia di partenza per la sostituzione del motore, è ora “under investigation” per una presunta irregolarità all’ala posteriore del suo veicolo.
Jo Bauer, il delegato tecnico della FIA, ha notato che la distanza massima tra i due profili dell’ala posteriore (per regolamento 85 millimetri) non era rispettato in regime di DRS aperto.
“Le posizioni regolabili dell’elemento più alto dell’ala posteriore sulla vettura numero 44 sono state controllate per la conformità all’articolo 3.6.3 del regolamento tecnico di Formula 1 2021. Il requisito per la distanza minima è stato soddisfatto. Tuttavia, il requisito per il massimo di 85 mm, quando il sistema DRS è implementato e testato in conformità con TD/011-19, non è stato soddisfatto”, ha precisato Bauer. L’assieme dell’ala posteriore dela vettura di Sir Lewis, si legge sempre sul sito ufficiale della F1, è stato rimosso e sequestrato durante la notte.
Qualora i commissari confermassero l’irregolarità, Hamilton rischia la squalifica dalle prove ufficiali con conseguente partenza da fondo griglia nella qualifica sprint.
Diverso, ma ugualmente soggetto ad analisi più approfondite, il discorso riguardante Max Verstappen. Gli steward hanno annunciato di aver convocato il pilota e un rappresentante della Red Bull a comparire davanti a loro alle 9:30 ora locale di sabato per una “presunta violazione dell’articolo 2.5.1 della FIA”. Un video di un fan, tra l’altro postato su Twitter, dimostra come il figlio d’arte sia sia avvcinato all’auto di Hamilton nel parco chiuso dopo le qualifiche, toccando l’ala posteriore della Mercedes. Nel parco chiuso, precisa l’account ufficiale del Circus citando il suddetto articolo, “possono entrare solo i funzionari incaricati. Nessuna operazione, controllo, messa a punto o riparazione è consentita se non autorizzata dagli stessi funzionari o dalla normativa applicabile”.