F1, la rivelazione di Valtteri Bottas: “Ho avuto bisogno dello psicologo”
La volontà e la determinazione di diventare uno dei più forti piloti della Formula 1 ha avuto un impatto negativo, almeno all’inizio, su Valtteri Bottas: “Mi allenavo a soffrire fisicamente e mentalmente. La situazione mi è sfuggita di mano, diventando una dipendenza. Ufficialmente non mi è stata diagnosticata alcun disordine alimentare, ma c’era sicuramente. Se il team mi diceva che dovevo pesare 68 kg, e io ne peso 73 naturalmente, allora dovevo fare di tutto per perdere peso. Non era una situazione molto salutare, ma volevo essere il migliore e pensavo di doverlo fare”.
“Avevo bisogno dell’aiuto di uno psicologo, che alla prima valutazione mi definì un robot senza sentimenti e che mirava solo a raggiungere il proprio obiettivo. Mi ha spaventato, ma era vero che all’epoca non avevo vita al di fuori della F1” ha continuato nell’intervista con Maria Veitola.
“L’ultima stagione in Mercedes è stata molto difficile perché il mio futuro era in bilico e non sapevo per quale team avrei corso. Quando pensi di essere un ragazzo duro che non ha bisogno di aiuto, credi di poter sistemare tutto solo guardandoti allo specchio. Ma un professionista sa come farti le giuste domande facendoti aprire gli occhi” ha concluso Bottas.