“Se guidasse una McLaren non vincerebbe gare”.
Le richieste di Lewis Hamilton alla Mercedes e il contratto di un anno a oltre 40 milioni di euro a stagione firmato dal campione del mondo hanno innescato il dibattito sull’effettiva importanza di un pilota nell’attuale Formula 1. A margine della presentazione dell’Aston Martin, il driver dell’ex Racing Team Lance Stroll si è espresso così: “Rispetto Hamilton come campione del mondo, ma se guidasse una McLaren non vincerebbe gare, nonostante sia uno dei migliori piloti in griglia”.
“E’ la natura di questo sport – ha continuato Stroll -. Il pilota, in una monoposto, può fare la differenza per quanto riguarda due o tre posizioni, ma non può battere altre macchine che sono un secondo, un secondo e mezzo a giro più veloci”.
Stroll ha anche parlato degli obiettivi dell’Aston Martin per il Mondiale che sta per cominciare: “Come scuderia, penso che concludere il campionato costruttori al terzo posto sia il target più grande. L’anno scorso l’abbiamo mancato per pochi punti a favore della McLaren. Credo fermamente nel fatto che potremo lottare nuovamente per le posizioni che abbiamo ricoperto la passata stagione, se non meglio. Questo è il grande obiettivo che vogliamo perseguire nell’arco della stagione”.