“L’hanno pugnalato alle spalle”, il netto commento di Verstappen sul licenziamento di Masi.
Non usa mezzi termini, il campione del mondo Max Verstappen, per definire la decisione della FIA di licenziare Michael Masi, l’ormai ex Direttore gare della Formula 1 finito nell’occhio del ciclone per le controversie vicende legate all’ultimo Gp di Abu Dhabi. Nella conferenza stampa tenutasi il secondo giorno di test sul circuito di Montmeló, l’olandese, che ha detto la sua anche sull’opportunità o meno di correre il futuro Gp di Sochi in Russia, ha espresso una solidarietà incondizionata al dirigente sportivo australiano, silurato dalla FIA.
“Una decisione sbagliata. È stato un errore, quello che è successo a Masi è stato molto scorretto, l’hanno pugnalato alle spalle. Gli ho mandato un messaggio dopo che è stato rimosso, mi dispiace molto e gli auguro il meglio per il futuro. Masi è stato licenziato dalle stesse persone che hanno permesso l’applicazione delle regole contestate, ma lui resta una persona corretta e capace. Dopo la morte improssiva di Charlie Whiting, sarebbe stato difficile per chiunque prendere il suo posto”, ha proseguito il pilota. “Un arbitro nel calcio decide per caso con gente che gli dice è giallo, è rosso, è fallo, non è fallo? Perché è quello che è successo a Masi. Andava protetto, non si doveva permettere che lui prendesse decisioni con gente che gli urlava nelle orecchie”.
A proposito della delicata situazione tra Russia ed Ucraina, Verstappen ha detto che “quando un Paese è in guerra non è giusto correre lì, questo è certo. Ma quello che conta non è quello che penso, è tutto il paddock che deciderà”, ha concluso l’iridato.