Il suo incidente ha causato l’ultima Safety Car
Nicholas Latifi è stato suo malgrado protagonista del finale del Gran Premio di Abu Dhabi e del Mondiale di Formula 1. Il suo incidente negli ultimi giri ha causato la Safety Car e alla ripartenza c’è stato il decisivo sorpasso di Max Verstappen su Lewis Hamilton.
Nove giorni dopo quella gara, Latifi è tornato a parlarne con un lungo post sui social: “Ciao a tutti, sono stato di proposito lontano dai social media per lasciare che le cose si sistemassero dopo gli ultimi eventi – così il pilota canadese della Williams -. È stato detto molto sulla situazione creatasi dopo il mio ritiro di Abu Dhabi. Ho ricevuto migliaia di messaggi sui miei account. La maggior parte è stata di supporto, ma c’è stato anche molto odio e abuso”.
“Usare i social per attaccare qualcuno con messaggi di odio, abuso e minacce di violenza è scioccante. Dopo la fine della gara, sapevo come sarebbero potute andare le cose. Ho pensato che sarebbe stato meglio cancellare Instagram e Twitter per qualche giorno – continua Latifi – e questo la dice lunga su quanto possano essere crudeli i social. Questi messaggi non sono stati una sorpresa, ma mi ha scioccato il tono estremo di odio, degli abusi e anche delle minacce di morte che ho ricevuto”.
“Mi rendo conto che è improbabile che convinca a cambiare coloro che hanno agito così nei miei confronti, e potrebbero anche cercare di usare questo messaggio contro di me – così finisce il messaggio di Latifi -, ma è giusto denunciare questo tipo di comportamento e non rimanere in silenzio”. Si è schierata dalla parte del pilota Williams anche la Mercedes, che ha scritto su Twitter: “Sii forte Nicholas. Siamo al tuo fianco nella lotta contro l’odio e gli abusi online”.