La storica rivalità si riaccende a Miami.
Fernando Alonso e Lewis Hamilton hanno messo alle spalle buona parte dei loro problemi personali che risalgono addirittura al 2007, quando si contesero il mondiale da compagni di squadra in McLaren nella stagione di debutto del britannico in Formula 1. Il vecchio fuoco che li contraddistingue è però tornato a divampare nel sabato di Miami, in seguito al contatto tra i due al via della Sprint Race. E in questo caso è stato il pilota Aston Martin a lanciare una frecciata all’indirizzo del collega della Mercedes, prossimo al passaggio in Ferrari.
L’episodio si è consumato già alla prima curva, in cui Hamilton ha azzardato un sorpasso molto coraggioso su Alonso, a sua volta stretto all’esterno dall’altra Aston Martin guidata da Lance Stroll. La conseguenza è stata una carambola che ha costretto al ritiro lo stesso Stroll e Lando Norris, ma l’asturiano è sembrato fin troppo convinto sulle responsabilità dell’accaduto. E anche sulle conseguenze dei fatti di Miami.
“Hamilton mi è arrivato all’interno, ed era un po’ fuori controllo. Vedremo che decisione prenderanno, ma non faranno nulla di che dato che lui non è spagnolo – è stata la stoccata di Alonso a fine gara -. Nonostante questo, però, la sua manovra è costata la gara a diversi piloti. Soprattutto Norris, che ha una vettura molto veloce ed è stato coinvolto nell’incidente”.
Già a caldo, pochi istanti dopo il contatto, Alonso si era lamentato di Hamilton in un Team Radio che la Formula 1 ha trasmesso in mondovisione. A suo giudizio il collega si era buttato all’interno della prima curva “troppo all’improvviso”. Nel corso della Sprint Race di Miami, in ogni caso, la direzione gara ha comminato 5 secondi di penalità al pilota Mercedes.