Un’analisi approfondita sul recente passato della Ferrari, da parte di chi conosce molto bene Maranello.
Charles Leclerc e il suo equilibrio con Carlos Sainz, alcune scelte di strategia tutt’altro che efficaci e l’allontanamento a fine stagione di Mattia Binotto. La Ferrari del 2022 ha visto alternarsi picchi di competitività a giornate di grande frustrazione, con equilibri su cui si è voluto soffermare uno storico ex pilota della Rossa: Jean Alesi.
Il pilota francese, a Maranello tra il 1991 e il 1995, non si è nascosto in una sua lunga intervista per ‘Autosprint’. “Volendo essere sinceri, a livello di tattica dal muretto la Ferrari nel 2022 è stata a tratti inguardabile – ha ammesso Alesi -. I miglioramenti in pista sono stati innegabili, ma troppe volte ci sono stati anche problemi. E a pagare per tutto è stato proprio Mattia Binotto”.
Su Binotto, in particolare, Alesi si è detto certo che l’ex team principal Ferrari non avesse alcun tipo di preferenza. “Sono assolutamente convinto che non tifasse per un pilota a discapito dell’altro – ha affermato -. Semplicemente, ogni volta ha cercato di ottenere il miglior risultato possibile per la Ferrari. Questo a volte non è successo, ma non vuol dire che preferisse Sainz a Leclerc. Sulla sua buona fede proprio non discuterei”.
“Vero è che alcune strategie hanno danneggiato Leclerc, ma guai a pensare che dietro ci fosse qualcuno che tramava nell’ombra. Sarebbe una ricostruzione allucinante, che non sta in cielo né in terra”, ha aggiunto Alesi. Che, sull’arrivo di Vasseur al posto di Binotto ha parlato chiaro: “Di per sé non cambia le cose. Ciò che definisce i rapporti tra i piloti è il contenuto dei loro rispettivi contratti”.