Un addio di cui si è discusso non poco, e sul quale arriva una nuova importante opinione.
Mattia Binotto non più in Ferrari ha creato molte discussioni, per il ruolo che l’ex team principal si è ricavato a Maranello nelle ultime complesse stagioni, ma anche per l’importanza ricoperta nei decenni precedenti come ingegnere. E se l’opinione pubblica si è divisa sull’opportunità di farlo partire, nel frattempo ha deciso di dire la sua qualcuno che ha corso (e vinto) con lui nella precedente epoca del Cavallino: Felipe Massa.
Il brasiliano, intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, ha ripercorso la sua permanenza a Maranello spiegando cosa a suo giudizio sia cambiato da allora. “Sono stato a Maranello otto anni, un periodo durante il quale ho visto di tutto. Ci sono state vittorie e periodi più complicati. Nel 2007 arrivò il mondiale di Kimi Raikkonen, nel 2008 lo sfiorai io. Ma da allora la Ferrari non ha più avuto una macchina che abbia vinto titoli”, ha ricordato Massa.
“Per farcela, manca sempre qualcosa. Capita che il problema sia sull’aerodinamica, in altri momenti sul motore, in alcuni casi sulla strategia, a volte sui piloti”, ha spiegato Massa. Che poi si è soffermato sull’addio di Binotto, a suo avviso giusto: “C’era confusione nel team, e si vedeva. Normale che alla fine a pagare fosse Mattia”.
“Si tratta di un tecnico di grande talento, su questo Binotto è davvero bravissimo. Ma non è riuscito a raccogliere il risultati che la Ferrari si prefissava. Quindi il fatto che sia uscito dal team non mi stupisce”, ha spiegato quindi Massa.