A Maranello si trovano anche lati positivi dopo l’Hungaroring.
Ferrari opaca anche al Gran Premio d’Ungheria, con Charles Leclerc settimo dopo una penalità di 5 secondi e Carlos Sainz ottavo sotto la bandiera a scacchi. Una prova deludente, a fronte della quale il team principal Frederic Vasseur prova a trovare qualcosa di buono. Pur nella consapevolezza che ancora una volta gli errori di squadra sono stati troppi.
“Siamo certamente frustrati – ha ammesso Vasseur ai microfoni di ‘Sky Sport‘ -, ma alla fine se guardiamo la gara credo che senza i 7-8 secondi persi al pit stop, i cinque della penalizzazione e il traffico, Leclerc avrebbe potuto concludere in altra posizione. Certamente non possiamo però permetterci tutti questi errori se vogliamo essere competitivi”.
“Il passo gara non era a livelli astronomici, ma perlomeno non era così lontano rispetto a quello di Hamilton – ha aggiunto Vasseur -. Quando le condizioni sono queste, però, non ci si può permettere nemmeno un errore. I lati positivi di questo fine settimana sono nel passo gara superiore alle aspettative, quelli negativi vanno trovati nel fatto che in qualifica fatichiamo a mettere insieme le qualità del progetto”.
“Se paragoniamo il nostro passo gara a quello di Hamilton, quasi coincidono. Settimana scorsa invece non era andata così, e avevo un po’ di paura del degrado gomme per le temperature alte che c’erano oggi qui in Ungheria. Nel complesso non è stata una brutta gara in termini di passo. Lo è per i risultati che ci portiamo a casa”, ha ammesso Vasseur.
Infine il team principal della Ferrari si è soffermato sull’analisi molto pacata di Charles Leclerc a fine gara. “Non ci si può lamentare con lui quando spinge troppo o eccede in nervosismo, e lamentarsi anche quando è riflessivo. Penso che la sua analisi del fine settimana sia stata corretta. Sa che collettivamente abbiamo commesso troppi errori, ma che il pacchetto non era pessimo oggi. I margini di miglioramento ci sono, e lui come il team sono concentrati sulla nostra crescita. Lui e Sainz devono saper criticare e spingere il team, ma con calma”, ha concluso Vasseur.