Il responsabile delle strategie della Ferrari sotto accusa
Il direttore tecnico e strategico della Ferrari, lo spagnolo Iñaki Rueda, è finito sotto accusa per il netto peggioramento delle monoposto del Cavallino Rampante nella seconda parte di stagione, così come per i ripetuti errori di strategia nel corso del campionato.
“Le nostre previsioni prima del GP confermavano come la gara fosse veramente tirata a livello di strategia tra la sosta unica media-dura e quella a due pit stop. Avevamo il lusso di avere due treni di gomme dure, cosa che in pochi avevano. Pensavamo che la strategia più veloce fosse la doppia sosta, e dunque media-dura-dura. Ci siamo comunque avvicinati alla gara con una mentalità aperta. Siamo partiti con le gomme medie con lo scopo di vedere come andava a evolversi la situazione riguardo i nostri due obiettivi di fine stagione. Per quanto riguarda la gara di Carlos, Hamilton gli ha preso la posizione al via e poi se l’è ripresa in curva-6 con una grande staccata. Dovevamo decidere quale strategia adottare con lui e abbiamo scelto per una tattica a due soste, anche perché dovevamo combattere le Mercedes che erano dietro. Hamilton ha scelto di fermarsi una volta ed era molto vicino alla fine, crediamo che Carlos avrebbe comunque avuto la meglio” ha spiegato il dirigente spagnolo.
“Per quanto riguarda la gara di Charles, se la giocava con Perez. Malgrado il messicano fosse davanti, Charles gli si è avvicinato molto, al punto da entrare al 15esimo giro nella finestra di undercut. Perez si è così dovuto fermare presto ed è stato obbligato alla strategia a due soste. Abbiamo tenuto fuori Charles il più a lungo possibile in modo da poter decidere poi se fermarci una o due volte. Anche nel secondo stint Charles ha guadagnato su Perez, e al 33esimo giro eravamo di nuovo nella finestra di undercut. Perez doveva prendere una decisione: fermarsi ancora o lasciare che facesse Charles l’undercut? Perez ha deciso di fermarsi e dunque Charles è rimasto in pista e ha eseguito perfettamente la strategia a una sosta. Dunque, domenica il GP non era chiaramente a una o due soste, ma si trattava di eseguire al meglio il piano-gara. Analizzeremo questa gara e tutte le altre per poter migliorare in vista del 2023. Non vediamo l’ora di combattere per il titolo” ha proseguito Rueda.