La ritrovata forma di Monza, dicono in Inghilterra, non è veritiera.
Ferrari ancora scottata per la mancata vittoria del Gran Premio d’Italia, dove Charles Leclerc si è classificato secondo alle spalle di Max Verstappen senza la possibilità di attaccarlo nel finale a causa della Safety Car. Eppure, in Red Bull, c’è chi sostiene che la reale forza delle monoposto del Cavallino non sia quella vista a Monza.
Stanno infatti facendo discutere le dichiarazioni a ‘Motorsport-total.com’ di Paul Monaghan, attuale capo ingegnere della Red Bull. La sua ipotesi sta stuzzicando non poco gli addetti ai lavori e gli appassionati britannici, tanto da rimbalzare addirittura sul ‘Daily Telegraph’. Un’ipotesi secondo cui la Ferrari avrebbe utilizzato il massimo potenziale della propria vettura nella speranza di vincere a Monza, sacrificando però le prestazioni in vista delle prossime gare.
“Quello che penso io non conta un granché, dovete bussare alla loro porta per avere una risposta vera e propria. Ma credo che i nostri vicini, per la loro situazione storica e geografica, hanno investito un po’ di più sul Gran Premio di Monza”, ha dichiarato Monaghan a proposito della Ferrari.
Quindi l’ingegnere della Red Bull ha spiegato in maniera meno criptica che cosa intendesse: “Se volessero aumentare le prestazioni del loro motore per una singola gara, lo potrebbero fare. E a questo punto credo che ci siano due possibilità, o in Ferrari hanno gestito il loro sviluppo in maniera estremamente furba oppure hanno deciso di scommettere il tutto per tutto in una sola gara”.