È un Flavio Briatore senza limiti quello che ha parlato di Fernando Alonso a “Tutti Convocati”.
Intervenendo alla trasmissione di Radio 24, l’ex team principal della Renault, che ora cura gli interessi del pilota asturiano, non è andato per il sottile commentando il difficile periodo trascorso da Alonso a Maranello: “Si sono persi due campionati del mondo non per colpa di Fernando, penso sia chiaro no? Ad Abu Dhabi è stata fatta una gran cazzata dal team. Questa è la verità. I nostri problemi sono cominciati con l’arrivo di Mattiacci. C’è stato un certo momento in cui sembrava che Fernando desse quasi fastidio. Nessuno capiva come mai una Ferrari, che non era esattamente competitiva, è sempre stata in una posizione importante sia in qualifica, sia in gara. Basta guardare i tempi, la differenza tra Fernando e Raikkonen. Abbiamo avuto un momento in cui sembrava che noi, Fernando gestito da me, avessimo dato quasi fastidio. Allora io dicevo di guardare i tempi tra Fernando e il numero due. Guardate i tempi adesso tra Vettel e il numero due. La macchina che aveva Fernando l’abbiamo portata a giocarsi un Mondiale, una macchina che il numero due non avrebbe portato neanche a giocarsi il sesto posto”.
E adesso? La Ferrari può davvero impensierire la Mercedes per il titolo: “La Ferrari mi ha sorpreso in Australia – ha ammesso Briatore – Io l’ho sempre detto che Hamilton è un grande pilota, veloce, però subisce la pressione: vediamo come va in Cina, perché il gran Premio di Melbourne è strano, non è aerodinamico. Domenica cominceremo a capire i valori in campo. Le distanze con la Mercedes si sono ravvicinate, vediamo. Direi che è una speranza”.
Chiusura su Valentino Rossi. Briatore consiglia il Dottore: “Del motomondiale Valentino è il regista, il promotore, il produttore, ha fatto un po’ di tutto. Però credo che sia invecchiato come invecchiano tutti, poi la differenza è che in Moto GP trovi sti ragazzini che ti mordono nelle ginocchia. Credo che Valentino sia un grandissimo campione, se non ci fosse non so quanta gente si interesserebbe al Motomondiale. Se io fossi in lui e vedessi che non sono più competitivo, finirei quest’anno e basta, perché poi non puoi più. In Formula 1 è diverso perché c’è una macchina, ma lì sei a 2 millimetri a 250 all’ora dietro qualcuno. Per cui i riflessi hanno sollecitazioni incredibili”.