Il sogno di due Gran Premi all’anno su suolo italiano continua.
Il Gran Premio d’Italia e il Gran Premio dell’Emilia-Romagna rappresentano nel calendario di Formula 1 una piccola anomalia, venutasi a creare nel 2020 in piena emergenza Covid (all’epoca si tenne anche il Gran Premio della Toscana, al Mugello). Non altrettanto si può dire per Monza e Imola, che hanno convissuto in tutti i campionati compresi tra il 1981 e il 2006. E così il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, spera continui ad essere.
Sticchi Damiani è intervenuto lunedì da Monza, dove il manto dell’autodromo è stato completamente riasfaltato, la sede stradale ampliata e le vie di fuga riconcepite. I contratti dei due Gran Premi nostrani scadono tuttavia entrambi nel 2025, e l’Aci è al lavoro con l’obiettivo di prolungarli.
“Imola ha già perso il Gran Premio del 2023 e abbiamo in corso le trattative per recuperarlo nel 2026 – ha ricordato Sticchi Damiani in conferenza stampa -. In questi casi però non dipende solo da noi o dalla Formula 1, ci sono anche altri fattori esterni. È sempre così”.
“Vorremmo continuare a correre qui, e se ci riuscissimo sarebbe già un ottimo risultato. Correre di nuovo due Gran Premi in Italia era un sogno, e si è avverato. Speriamo che questo sogno continui, ma era e resta un sogno. Servono opere nuove, e l’autorizzazione per realizzarle. Migliorare Monza è qualcosa che rappresenta l’interesse di tutti”, ha voluto chiarire Sticchi Damiani.