A Austin trionfa Verstappen, Hamilton lotta ma è solo secondo. Ancora buoni segnali dalle Ferrari
Max Verstappen 9: per diventare una stella gli mancava la lucidità oltre alla classe, a Austin l'ha sfoggiata. Una gestione di gara da maestro
Lewis Hamilton 8: la partenza è da campione tutt'altro che sazio, poi tenta una tattica aggressiva sperando nel jolly a fine gara. Lo sfiora solamente, ma la prova è da applausi
Sergio Perez 7: aggressivo nel primo cambio gomme, anticipato e con pari mescola, è solido dall'inizio alla fine restando artigliato al terzo posto
Charles Leclerc 7,5: la Ferrari risponde presente, ma lui ci mette del suo. Perché il quarto posto non appare mai in discussione
Daniel Ricciardo 6,5: cresce moltissimo nel confronto interno con Norris e resiste a Perez, ma la battaglia con Leclerc è persa di schianto
Valtteri Bottas 5,5: partiva dietro, ma con un motore nuovo. Prestazione ampiamente anonima, salvo il sorpasso a Sainz nel finale
Carlos Sainz 6: prestazione gagliarda e sempre all'attacco, con l'handicap delle gomme rosse alla partenza. Penalizzato dallo stop lento, nel finale finisce dietro a Bottas
Lando Norris 5: nel rodeo iniziale con Sainz e Ricciardo è colui che ha la peggio. Poi viene annichilito dalle Rosse e dal compagno di squadra
Sebastian Vettel 6: resiste a lungo con gomme usuratissime e alla fine porta a casa un punticino. Gara lontana dai riflettori, ma da consumato campione
Kimi Raikkonen 5: sulla pista della sua più recente vittoria appare ringalluzzito, con un duello con Alonso tutt'altro che da vecchietto prossimo al ritiro. Ma sbaglia alla fine, vanificando tutto
Antonio Giovinazzi 6,5: lotta alla pari contro una vecchia volpe come Alonso. Non meritava la rispostaccia via radio del team
Fernando Alonso 6: si diverte nelle fasi centrali con duelli vecchia scuola su una pista che ha sempre amato. Poi crolla e alla fine addirittura si ritira
Lance Stroll 4: ancora una volta troppo aggressivo al via, stavolta paga Latifi. Poi sparisce nelle retrovie