GP Ungheria, Ferrari: Charles Leclerc e Carlos Sainz si chiamano fuori dalla zona podio
Ecco le parole dei piloti della Ferrari Charles Leclerc e Carlos Sainz al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, nelle quali si sono piazzati rispettivamente sesto e quarto sul circuito dell’Hungaroring. I virgolettati sono riportati da formulapassion.it.
“Se oggi sono contento? No – ha detto Leclerc -. Questo weekend il feeling era migliore, ma la performance ancora non c’è. Il giro in Q3 non è stato male, purtroppo c’è stata una cosa simile a quanto era successo Qatar nell’ultima curva, dove ho scalato quando non volevo, ma quello è una cosa legata al volante che guarderemo. Il giro però poteva valere al massimo una P4-P5, non di più. Queste oggi erano le posizioni del team, non ce n’era molto di più di quello che abbiamo fatto“.
Più loquace Sainz ma la sostanza del suo pensiero non cambia molto rispetto a quello del compagno di squadra. “In termini di posizione più di arrivare quarti oggi non era possibile, sicuramente. Siamo stati, eccetto le FP1, tutto il weekend tre-quattro decimi dietro alla Red Bull e alla McLaren. E sì, ottenere un 4° posto su un circuito difficile come l’Ungheria è sempre buono. Penso che ora si possa dire che le prime tre posizioni siano più o meno bloccate e che a livello di passo sia quasi impossibile batterli, poi dietro c’è una bella lotta per la quarta posizione che potrebbe diventare un podio o una P2 o una P1 se succede qualcosa davanti, saremo pronti a sfruttare le possibilità. Il fondo? Ci sono delle cose che sono migliorate un po’, ma il distacco con la Red Bull e la McLaren è ancora di tre-quattro decimi, e vuol dire che c’è ancora lavoro da fare. Dobbiamo fare dei passi avanti molto più veloci“.
“Considerando dove siamo penso che siamo da quarta posizione domani se non succede niente davanti; se succede qualcosa, invece, sono il primo che proverà a vincere o a fare podio. Si pensa che l’Ungheria sia un circuito come Monte Carlo: non è così, è più un Barcellona che un Monaco, perché sono tutte curve di media-alta velocità; non so perché la gente pensa che sia un circuito lento, ma per noi tutte le curve sono a 160-180 kmh, che è velocità alta. So quindi che sia una pista non facile per noi, anche l’anno scorso qua abbiamo affaticato, ma sono ottimista perché abbiamo fatto un buon weekend fino ad adesso. Anche se non abbiamo la macchina più veloce stiamo massimizzando quello che si può fare. Come passo siamo più o meno al livello della qualifica: vediamo se succede qualcosa davanti, se le temperature salgono un po’ di più, cosa che forse ci può dare una mano. Se non succede niente davanti è difficile perché hanno tre-quattro decimi di passo“.