Come nel 2017, il Mondiale piloti della Formula 1 si è deciso a Città del Messico. Nella terzultima gara della stagione Lewis Hamilton ha fatto festa entrando nella leggenda del proprio sport grazie al quinto titolo della carriera: superato Vettel, adesso l’obiettivo si chiama Michael Schumacher, iridato per sette volte.
Il tutto al termine di una delle gare più anonime dell’annata da dominatore di Hamilton che, solo terzo in griglia, ha confermato lo scarso feeling della Mercedes sulla pista messicana. Lewis ha chiuso solo al quarto posto, ma del resto per festeggiare sarebbe bastato arrivare settimo. La vittoria è andata a Max Verstappen su Red Bull, ma per la scuderia tedesca è sfumato il sogno della doppietta: partiti davanti a tutti dalla griglia con Ricciardo davanti all’olandese, l’australiano si è fatto infilare dal compagno di box e dallo stesso Hamilton, per poi arrendersi nel finale a un problema al motore.
Delusione cocente per il futuro pilota della Renault, che ha fatto però felice le Ferrari, entrambe sul podio. Ottima finalmente la prova di Vettel, grintoso e lucido nei momenti chiave, quelli dei sorpassi su Ricciardo e Hamilton e arresosi solo a Verstappen oltre che alla scelta dei box di richiamarlo proprio quando sembrava possibile la rincorsa all’olandese. Non bastano, ovviamente, i sei punti rosicchiati a Hamilton per tenere vivo il Mondiale: l’inglese festeggia dall’alto di un abissale +64 a due Gp dalla fine.
Ordine d’arrivo (primi dieci)
Max Verstappen (Red Bull)
Sebastian Vettel (Ferrari)
Kimi Raikkonen (Ferrari)
Lewis Hamilton (Mercedes)
Valtteri Bottas (Mercedes)
Nico Hulkenberg (Renault)
Charles Leclerc (Alfa Sauber)
Stoffel Vandoorne (McLaren)
Marcus Eriksson (Alfa Sauber)
Pierre Gasly (Toro Rosso)