Entrare nella storia vale bene un pizzico di realismo e giustifica l’inedita condotta difensiva di cui Lewis Hamilton si è reso protagonista nell’ultima parte del Gp del Messico.
Come nel 2017, il pilota inglese si è laureato campione del Mondo a Città del Messico, ma quello del 2018 è speciale, perché è il titolo numero cinque della carriera, tanti quanti Juan-Manuel Fangio.
E allora pazienza se non è stato possibile festeggiare sul podio, ma solo con un quarto posto: “Eguagliare quello che ha fatto Fangio con la Mercedes è una sensazione incredibile, è una sensazione davvero strana” ha detto Hamilton a fine gara, visibilmente emozionato.
“Voglio ringraziare il mio team, non ho vinto il Mondiale qui, ma grazie al loro duro lavoro in tantissime gare. Grazie anche a chi ha lavorato in fabbrica e a tutti i nostri partner. E grazie alla mia famiglia perché se non fosse stato per il duro lavoro di mio padre non sarei qui”.
In Messico Hamilton era partito bene, superando Ricciardo, ma poi sono sorti problemi: “Quella di oggi è stata una gara orribile. Eroo partito benissimo, stavo recuperando posizioni poi non so cosa sia successo. Ho faticato tantissimo, ma ho tenuto duro, alla fine contava solo portare la macchina al traguardo”.