In attesa di Mattia Binotto, l’Alpine può “saccheggiare” la Ferrari
Il team Alpine, durante il weekend di Spa-Francorchamps, è stato letteralmente decapitato con l’annuncio del licenziamento del team principal Otmar Szafnauer, del direttore sportivo Alan Permane e del direttore tecnico Pat Fry, e ora la scuderia francese deve sostituire rapidamente queste figure di grande importanza.
Il maggiore indiziato per essere il prossimo team principal, si sa, è l’ex ferrarista Mattia Binotto, tanto è vero che in Francia danno già per sicura la chiusura dell’accordo. Ma se la Ferrari si fosse accordata con lui per non farlo accasare in un’altra scuderia per almeno un anno dal suo divorzio, all’Alpine serve un team principal ad interim.
In attesa di Binotto, il ruolo lo ha già assunto Bruno Famin, uomo di grande esperienza proveniente da Peugeot prima di assumere il ruolo di vicepresidente di Alpine Motorsport nel 2019. Ma negli ambienti vicini alla Ferrari, come scrive Franco Nugnes sulla versione italiana di motorsport.com, si sussurra che insieme a Binotto potrebbe approdare in Alpine un manipolo di ingegneri sppeialisti delle power unit.
Tuttavia non dovrebbero far parte di questo gruppo né il capo del reparto, Enrico Gualtieri, già coinvolto nella definizione della vettura del 2024, né Wolf Zimmermann, capo progetto dell’unità 2026. Ma a parte loro due, potrebbero esserci importanti movimenti e si parla di offerte economiche molto vantaggiose, con aumenti di stipendio significativi, che potrebbero spingere alcuni esponenti della casa di Maranello ad andare all’Alpine a seguito di Binotto.