Jean Todt e la scelta obbligata
Team Principal della Scuderia Ferrari Formula 1, prima di venire nominato amministratore delegato di Maranello dal 2004 al 2008, Jean Todt ha parlato con ‘Specchio’.
“Per avere successo, c’è bisogno di una grande squadra e di una grande auto, e allora si può chiamare un pilota – ha raccontato -. Al mio arrivo, avevamo Gerhard Berger e Jean Alesi, e una brutta auto. Abbiamo ricostruito il team, l’auto non era ancora quella che volevamo, ma eravamo pronti al miglior pilota sul mercato, Ayrton Senna o Michael Schumacher. Purtroppo Senna ebbe l’incidente fatala a Imola nel ’94. Michael fu attratto dalla sfida. Era il pilota di Benetton, sapeva che guidare la Ferrari sarebbe stato molto diverso”.
“Ci siamo incontrati a Monte Carlo verso la fine del luglio `95, e ci è voluto solo un giorno a chiudere l’accordo con Schumacher” ha aggiunto il francese.