Il Gran premio d’Austria lo vince Valtteri Bottas. E lo fa davanti a un eroico Charles Leclerc, capace di portare in seconda posizione una Ferrari in grandissima difficoltà. Terza piazza per Lando Norris, che beffa Lewis Hamilton nel finale. Un punticino anche per Seb Vettel.
La partenza non regala grandi emozioni ma Vettel, con un moto d’orgoglio, passa subito Ricciardo. Il primo colpo di scena lo regala Verstappen, che ne avrebbe volentieri fatto a meno: la sua Red Bull lo tradisce togliendolo dai giochi e costringendolo al ritiro. Pessimo inizio di Mondiale per l’olandese, che si era auto-candidato al ruolo di principale antagonista di Hamilton. Mentre Bottas mantiene la prima posizione, la compagnia inizia a perdere pezzi: Ricciardo e Stroll finiscono anzitempo la loro fatica, imitati da Magnussen, la cui uscita di pista provoca l’ingresso della safety-car. Si riparte, al trentesimo giro, con Bottas davanti ad Hamilton e Albon. Leclerc è sesto, Vettel ottavo: in mezzo, per ironia della sorte, c’è Sainz, con cui il tedesco entra in contatto, andando in testa coda. Gara rovinata per il quattro volte campione del mondo, chiuso da quello che sarà il suo successore a Maranello. L’investigazione sull’episodio si chiude in un battibaleno senza conseguenze per i due protagonisti.
Hamilton comincia a pressare il compagno di squadra, avvicinandosi pericolosamente ma non abbastanza per sferrare un attacco. Russell non trova di meglio che fermare sul prato, ma a ridosso di una curva, la sua Williams: al 51esimo giro dei 71 totali ecco quindi una nuova safety-car. Che appena esce deve rientrare: Raikkonen perde uno pneumatico, correndo un bel rischio. Si riparte, finalmente, al giro numero 60. Albon stuzzica Hamilton e poi cerca di passare il pluricampione del mondo: contatto e testacoda di Alex, che finisce nelle retrovie. Leclerc, intanto, strappa il quarto posto a Norris con un bel sorpasso. E poi addirittura va a infilare anche Perez mentre la giuria infligge 5 secondi di penalità ad Hamilton per il contatto con Albon. 5 secondi anche a Perez per velocità eccessiva in pit-lane. E poi arriva la bandiera a scacchi.