Sul Sestriere, dopo aver affrontato salite leggendarie e persino sterrate, Fabio Aru trionfa in solitaria sul traguardo.
Contador va in crisi, perde terreno, ma riesce a resistere e mantenere la maglia rosa: il Giro d'Italia 2015 è suo.
C’è la Cima Coppi fissata sul Colle delle Finestre, la cima più alta del Giro d’Italia 2015, con tanto di 7,8 km di sterrato non battuto che dona quel tocco di eroismo ai corridori.
La salita (18,45 km/7,8 sterrato al 9,2%, 14%/11% sterr. max) parte al 155esimo chilometro e un manipolo di ciclisti parte subito all’attacco.
Alla lunga del gruppetto rimane solo il russo Ilnur Zakarin (Katusha), che inizia in solitaria la scalata.
Dietro il gruppo con: Aru, Landa, Contador, Kruijswijk, Uran e Hesjedal.
Landa si lancia all’inseguimento solitario, raggiunge Zakarin e passa per primo sulla Cima Coppi, ma la notizia è che Alberto Contador va in crisi.
Il 'Pistolero' si impianta sullo sterrato e perde terreno anche da Fabio Aru (Astana).
I compagni di squadra di Contador, deludenti al Giro, hanno ceduto: di Basso, Rogers e Kreuziger neanche l’ombra.
Si inizia a temere addirittura per la maglia rosa.
Nella discesa che porta al Sestriere (GPM 3° categoria, 9,2 km al 5,4%, 9% max) il ‘Pistolero’ recupera terreno.
Intanto Landa e Zakarin vengono raggiunti da Aru, Kruijswijk, Uran ed Hesjedal e quando si comincia a salire verso il traguardo
Ai 2 km dall'arrivo Aru attacca, distanzia i reattivi Hesjedal e Uran e taglia il traguardo in solitaria, siglando la personale doppietta dopo la vittoria di Cervinia.
Contador arriva sul traguardo in sesta posizione con 2'25'' minuti di ritardo, ma la maglia rosa è sua: ha vinto il Giro d'Italia 2015.
La 21esima tappa, l'ultima, domenica, da Torino a Milano, sarà infatti solamente una passerella in cui battaglieranno solo i velocisti.