È uno dei telecronisti di Sky Sport di più lungo corso e più apprezzati dai telespettatori. Ma da lunedì scorso Lucio Rizzica è travolto da messaggi e ringraziamenti per il soccorso prestato a Riccardo Magrini.
Il commentatore di Eurosport si era sentito male negli studi di Sky e l’intervento di Rizzica, che ha effettuato la respirazione bocca a bocca e ha praticato il massaggio cardiaco a Magrini in attesa dell’arrivo dei soccorsi, è stato decisivo per salvare la vita dell’ex professionista, ora sulla via del recupero.
Rizzica ha rivisto Magrini in ospedale, affidando le proprie emozioni a un lungo e toccante post su Facebook:
“Ieri sera, sul tardi, in ospedale ho finalmente, lucidamente riabbracciato Riccardo Magrini. Abbiamo parlato a lungo e riso molto. Il brutto momento vissuto dal ‘Magro’ sembra oramai alle spalle. In questi giorni tanto si è scritto e detto sulla vicenda. Ho ricevuto una infinità di messaggi e di telefonate, di pacche virtuali e ringraziamenti per essere intervenuto tempestivamente quando Riccardo ha accusato il malore e per avergli salvato la vita. Non ero solo quando è successo e ringrazio chi mi ha aiutato a fare ciò che mi sembrava giusto fare in quei momenti. Ma qui non ci sono eroi, l’ho spiegato a chiunque mi sia capitato a tiro. Non vado in giro col mantello nè con i superpoteri. Ho avuto molta paura e tanta fortuna. È andata bene. Riccardo stava già pedalando fra le nuvole e io ho pensato che quello non fosse il momento di lasciarlo andare in fuga. Il resto è stato istinto, tecnica, trance. Altri hanno dovuto raccontare anche a me i dettagli di quegli attimi così convulsi, io ero troppo impegnato a trattenerlo fra noi per capire cosa stessi facendo. Ma l’ho fatto, evidentemente. E quando ieri ci siamo abbracciati e l’ho visto felice, con gli occhi vispi e luccicanti, ho pensato che proprio adesso, paradossalmente, ero (sono) più felice io. Io che forse ho appena contribuito a regalargli una nuova chance, mentre Riccardo mi ha invece regalato una emozione indescrivibile e indimenticabile, il senso della mia esistenza e la meraviglia di sentirmi davvero utile. Sono io in debito con lui. E la mia gioia nel vederlo sorridere, gesticolare, avere fretta di riprendersi la vita non ha ora misura. Io sono felice della sua felicità. E di aver dato un senso al mio passaggio fra voi. Forza Magro”.