Il Mondiale è ancora possibile, ma il mirino è già sul 2017. A neppure metà stagione, la Ferrari si trova già virtualmente fuori dalla corsa al titolo. La stagione del riscatto rosso è… in rosso, con quello 0 alla voce vittorie che pesa come un macigno. Intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, il presidente della scuderia del Cavallino non si nasconde, ma chiede pazienza:
“Io credo ancora al Mondiale, ci sono un sacco di gare, può succedere di tutto. La Ferrari sta crescendo, abbiamo tanti tecnici molto preparati, ma il problema è come dare la possibilità di crescere a chi è sotto l’attuale primo livello. L’importante è dare spazio ai ragazzi che sinora non sono stati utilizzati al loro massimo, ma so bene che ai tifosi questo non interessa. Adesso servono i risultati, il resto non conta. A noi però occorre tempo per sperare di vedere i primi risultati del nostro lavoro nel 2017”.
Oggettivo però è che in Mercedes siano parecchio avanti e non solo per le vittorie: “Il loro segreto è nella stabilità del veicolo. La Ferrari SF16-H è nata con idee nuove rispetto alla vettura del 2015. Quando è stata disegnata aveva una bellezza estetica e ingegneristica che non ha rispettato le attese. La nostra è una macchina veramente difficile. Abbiamo problemi di telaio e di aerodinamica che non abbiamo mai nascosto”.
Da marzo prossimo in poi comunque non si potrà più sbagliare. Piloti compresi. Marchionne affronta infatti anche il tema del futuro di Kimi Raikkonen, protagonista di un’altra stagione senza guizzi: “Su Kimi non ci illudiamo, dipende da come guiderà – ha concluso il presidente della Rossa – Deve farci vedere che si merita una Ferrari: o dimostrerà di essere un campione del mondo quale è stato, oppure credo che sarà anche una scelta sua quella di non continuare. Tanto prima o poi arriva per tutti il momento di andarsene, me compreso…”.