Manca ormai sempre meno ai primi test in vista della prossima stagione di Formula 1 che ci sveleranno i reali miglioramenti del Cavallino e ci diranno quanto dista ancora l’imprendibile Mercedes. Il grande fermento per il debutto della nuova Ferrari è palpabile ed anche Sergio Marchionne non vede di l’ora di scoprirne i progressi.
“È una Ferrari molto diversa da quando arrivai io nel 2014 – ha spiegato in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Il primo mese quando sono andato a vedere dove stavamo veramente nel panorama della F.1 mi sono reso conto che non eravamo né presentabili né competitivi”.
“Ho avuto più speranza quando abbiamo ripulito i ranghi. Abbiamo vinto togliendo le ingerenze e rifocalizzando il team a fare le cose che erano veramente importanti. L’arrivo di Arrivabene ha aiutato molto. Non è un tecnico, ma non so se sia un difetto o un pregio. Il vantaggio è che possiede l’abilità di fare squadra in un modo bestiale. Lo fa visceralmente, fisicamente. Sa creare il gruppo e carica i suoi collaboratori come una molla. E poi, dall’altra parte, ci sono io che carico lui”, ha poi aggiunto Marchionne.
Per quanto riguarda le Mercedes “Quando sono uscite le regole le hanno capite subito: noi lo abbiamo fatto un po’ alla carlona, credo. Ma non voglio criticare il passato. Da quello che ho visto io, non c’era il motore necessario per vincere, la power unit non era all’altezza. E il telaio ovviamente aveva i suoi difetti”.