Nella domenica del primato, una statistica fa ancora sorridere il popolo rosso.
Max Verstappen ha dominato anche il Gran Premio d’Ungheria, classificandosi primo con ampio margine su Lando Norris e il compagno di squadra Sergio Perez. Questa vittoria permette alla Red Bull di eguagliare il primato della McLaren fissato nel 1988, con undici successi nelle prime undici gare stagionali. Considerando anche la fine del 2022 si arriva invece a 12: un record assoluto. In un singolo aspetto, però, l’olandese è ancora alle spalle di un immenso fuoriclasse del passato: si tratta di Michael Schumacher, negli anni del suo dominio con la Ferrari.
La Red Bull ha infatti conquistato tutti i primi undici Gran Premi del 2023, ma Verstappen ne ha vinti “appena” nove: si tratta, prima dell’Ungheria, delle prove iridate disputate in Bahrain, Australia, Miami, Monaco, Spagna, Canada, Austria e Gran Bretagna. I Gran Premi d’Arabia Saudita e Azerbaigian, invece, andarono al compagno Sergio Perez. Ebbene: il Michael Schumacher del 2004 andò anche oltre con la sua Ferrari.
All’epoca, infatti, dopo undici Gran Premi le vittorie del Kaiser erano addirittura 10. Schumacher classificò la sua Ferrari davanti a tutti in Australia, Malesia, Bahrain, al GP di San Marino e poi in Spagna, al Nürburgring (GP d’Europa), in Canada, Usa, Francia e Gran Bretagna. Non ci riuscì solo a Monaco, costretto al ritiro per un contatto con Montoya: in quella circostanza vinse Jarno Trulli su Renault.
Schumacher, dopo Silverstone, avrebbe vinto anche in Germania e proprio Ungheria portando il suo record a dodici successi in tredici gare. Nelle cinque prove conclusive della stagione vinse poi solo in Giappone: il filotto si interruppe a Spa dove trionfò Kimi Raikkonen su McLaren, a Monza e in Cina vinse l’altra Ferrari di Rubens Barrichello. In Brasile, infine, Juan Pablo Montoya regalò l’unico successo stagionale alla Williams. Numeri che Max Verstappen e la Red Bull hanno tutte le intenzioni di superare: intanto, però, il Kaiser è ancora davanti.