La deludente prestazione in qualifica rischiava di non essere l’unica cattiva notizia della giornata.
Max Verstappen partirà all’undicesimo posto nel Gran Premio di Singapore di domenica. Una notizia di per sé già estremamente negativa per l’olandese della Red Bull, leader della classifica mondiale e dominatore incontrastato della Formula 1 nel 2023. Eppure sulla sua testa pendeva anche il rischio di ulteriori penalizzazioni per ben tre investigazioni avvenute nel corso delle qualifiche. Nessuna di esse, però, gli ha provocato reali conseguenze.
I commissari FIA hanno infatti deciso di procedere solo con due reprimende nei confronti di Verstappen, mentre in un altro caso non hanno preso alcun provvedimento. I primi due casi riguardano un momento in cui la sua Red Bull si è fermata all’uscita della pit lane impedendo il passaggio alle vetture che seguivano (erano le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton) e un rallentamento che ha costretto Tsunoda a una brusca frenata. Il terzo caso, invece, è stato un ulteriore rallentamento ma nei confronti di Sargeant.
Alla memoria dei fan di Formula 1 sarà probabilmente tornato alla mente il precedente del Gran Premio di Ungheria, quando proprio Hamilton rimase bloccato ai box alle spalle di Fernando Alonso (ai tempi suo compagno in McLaren). In quella occasione l’asturiano fu penalizzato in griglia con una retrocessione di cinque posizioni.