Il dramma di Michael Schumacher è datato 29 dicembre 2013.
Sono passati sette anni, sette lunghissimi anni. Il dramma di Michael Schumacher è datato 29 dicembre 2013. Una rovinosa caduta con gli sci sulle piste innevate di Meribel, in Svizzera. Poi due operazioni al cervello, all’ospedale di Grenoble, in Francia. Da allora poco si sa sulle sue reali condizioni. Dal 9 settembre del 2014 l’ex pilota tedesco è chiuso e protetto nella villa di Gland, in Svizzera, in una stanza attrezzata per rendere meno doloroso possibile il suo calvario. Nel settembre dello scorso anno c’è stato un breve periodo a Parigi, dove è stato portato per sottoporsi ad alcune cure.
Poche, e selezionate, le visite degli amici di un tempo. E nessun accenno da parte loro sulla situazione di Michael: la famiglia ha chiesto e ottenuto rispetto e osservanza della privacy.
“Mio padre è stato il migliore che ci sia mai stato in questo sport, In generale nessuno dovrebbe farsi intimorire dai grandi nomi, se lo sono è perché hanno fatto cose incredibili, gigantesche. Il mio obiettivo è imparare e capire il più possibile. Voglio crescere in fretta, voglio perdere meno tempo possibile” ha detto a Bild am Sonntag suo figlio Mick, che il prossimo anno sarà al via del Mondiale di F1 su una Haas.