Paul Stoddart è lapidario sulla Ferrari
La Ferrari ha visto sfumare il secondo posto nel Mondiale Costruttori per soli tre punti in favore della Mercedes. In aggiunta, la scuderia di Maranello è riuscita con Carlos Sainz ad impedire che la Red Bull facesse l’en-plein per quanto riguarda le vittorie nei Gp. Sulla lotta con il team di Brackley per determinare la seconda forza alle spalle della Red Bull, l’ex proprietario della Minardi Paul Stoddart ha voluto sottolineare come certe decisioni prese dai commissari sportivi avrebbero ostacolato il Cavallino Rampante.
“L’ultima gara della stagione ad Abu Dhabi non è stata molto avvincente, fatta eccezione per la lotta per il secondo posto nel Campionato Costruttori. Purtroppo la Ferrari è stata derubata del secondo posto a causa, ancora una volta, di decisioni senza senso prese dai commissari sportivi. L’incidente tra Sergio Perez e Lando Norris è stato un contatto di gara, che non meritava certo una penalità di cinque secondi e che ha allontanato completamente la Ferrari dal secondo posto” ha esordito l’ex proprietario della Minardi nel corso della sua rubrica per “Racingnews365”.
“Nel corso dell’anno, la Ferrari si è trovata in una posizione peggiore rispetto alla Mercedes e il fatto che i piloti non vedessero l’ora di sbarazzarsi delle vetture la dice lunga. Anche Sainz è stato completamente derubato a Las Vegas con quel tombino, che è stata una vera e propria causa di forza maggiore. Tutte le altre scuderie sarebbero state disposte a dare il loro assenso, ma la Mercedes non ha voluto e non c’è stata l’unanimità. Per tutti questi motivi e molti altri nel corso dell’anno, credo che la Ferrari meritasse il secondo posto che le è stato negato ancora una volta dalla politica” ha aggiunto l’imprenditore australiano.
“La Formula 1 dovrebbe essere una gara pura, in cui i migliori piloti del mondo e le migliori auto possono mostrare le loro capacità. Non c’è bisogno di un gruppo di poliziotti che puniscono ogni minima sbavatura. Gli steward sono lì per fare un lavoro, la maggior parte sono ex piloti e sono perfettamente in grado di riconoscere un’infrazione. Le linee bianche non si vedono nemmeno dall’abitacolo, quindi per cambiare i risultati delle gare e i campionati sarebbe meglio infliggere una sanzione economica al team piuttosto che una penalità di cinque secondi al pilota. Bisognerebbe intervenire solo se l’infrazione fosse così evidente da creare un chiaro vantaggio. Abbiamo un fantastico campionato del mondo di F1 che cresce di anno in anno, ma stiamo tornando all’epoca in cui sono la politica e la stupidità a decidere le gare, invece che il talento dei piloti e le macchine” ha concluso Paul Stoddart.