
All'Olimpiade medaglia n.19 e record da Guinness per il re del nuoto circondato da un misterioso sistema di recupero di ventose attaccate alla pelle per rilassare i muscoli.
Olimpiadi. La seconda giornata è quella della riscossa azzurra. Con l’Air One di Renzi in volo, l’Italia ha vinto le due prime medaglie d’oro, col torinese Fabio Basile nel judo e il siciliano Daniele Garozzo nel fioretto e due argenti e un bronzo al femminile, con la prima medaglia di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè (trampolino 3 metri sincrnizzato), e con Odette Giuffrida sempre nel judo e Elisa Longo Borghini nel ciclismo su strada, niente medaglia invece per le tre donne dell’arco (4° posto).
Giovanni Malagò era al settimo cielo, sono le sue prime medaglie d’oro da presidente e quella storica n.200, a proposito quali novità ha portato al CONI questo imprenditore-sportman e quali problemi ha risolto o non è riuscito ancora a risolvere, e vuole riportare l’Olimpiade a Roma nel 2024? Stile e riforme, e più passione di chi l’ha preceduto, anche se anhe lui è entrato nella spirale della politica.
Due righe sui vincitori ci vogliono: lo judoka Fabio Basile è un 21enne caporal maggiore della cerchia torinese, è esploso negli ultimi tempi, ha esibito sicurezza e un corpo scolpito, michelangiolesco, potrebbe fare del cinema ed è molto social. Nessuno lo conosceva ma su Facebook aveva avvertito “Mi buttate fra i lupi, diventerò capobranco”. Daniele “D’Artagnan” Garozzo, 24 anni, è un fiorettista siciliano, grintoso. Il padre angiologo che si è fatto tutti i giorni 130 km d’auto fino a Modica per gli allenamento, perchè Acireale manca di un impianto, era da 20 anni che l’Italia non vinceva la gara individuale più attesa, e divertito tutti dopo la finale con questa frase: “Stasera mi sono sentito Pelè“.
Due medaglie nel judo attestano che questo sport non è più figlio di un Dio minore, che c’è dietro un’organizzazione e questa arte marziale del sol levante è una valvola di sfogo fra i giovani e per le ragazze significa autodifesa e personalità. Come si potrebbe spettacolarizzare in chiave professionistica e televisiva, ammesso che ne abbia voglia?
La scherma pur in fase di rinnovamento con un CT (Cipressa) che sa il fatto suo ha portato due medaglie in salsa siciliana della scuola di Catania. Garozzo ha detto noi siciliamo siamo coriacei , visto quanti siamo nella nostra squadra? Adesso salterà fuori che come Mazzarino (la cui famigia era di Mazara del Vallo), anche D’Artagnan arrivò alla corte della Regina da quelle terre dove la lama è sinonimo di onore….?
Tania Cagnotto, sangue piemontese col padre Giorgio che con Klaus Dibiasi ha fatto conoscere i tuffi, è ormai una delle atlete più amate dello sport italiano del momento, la medagia olimpico le mancava, con le cinesi robotizzate è un grande risultato: serve una stima di un esperto di marketing e comunicazione per stabilire quanto è social e quale posto occupa in classifica fra le sportive italiane.
L’eroina sfortunata della giornata è stata Elisa Longo Borghini, la ciclista che viene da una famiglia importante nello sci alpino: senza di lei l’olandese Van Der Breggen non avrebbe mai vinto, è andata a riprendere l’americana Abbott che aveva 20″ all’ultimo chilometro e sembrava avere la vitttoria in tasca, ma nella volata lunga ha pagato il coraggio. Risparmiamo la battute che le olandesi hanno più sprint.
A proposito della gara su strada femminile, nello stesso punto della gara della caduta di Nibali (frattura del polso e clavicola, gli siamo tutti vicini) la discesa-killer di Vista Chinesa è costata un pauroso volo alla olandese Van Vlenten che era in testa, è caduta male, sul collo, finendo in terapia intensiva con 3 fratture della spina dorsale. Da quelle parti c’era qualcuno bravo a fare la macumba? E’ mai possibile un doppio incidente sullo stesso tratto di percorso nel giro di 24 ore, non si poteva trovare subito un correttivo l percorso? O gli organizzatori sono incapaci o il CIO è senza scrupoli?
Nel tennis giornata da tramonto degli Dei. Dopo 3 ori nel doppio e imbattute da Sydney le mitiche sorelle Williams sono state eliminate al primo turno del doppio da due ceke, e il n.1 Djokovic dall’argentino Del Potro nel singolare. Venus non ha voluto parlare coi giornalisti, raccontano sia malata, mentre cosa succede al serbo che ci teneva tanto a vincere la sua prima medaglia d’oro dopo due tentativi andati a vuoto: logorio, nausea, un calo fisico?
Nel tennis italiano il futuro sembra essere l’ammirevole Paolo Lorenzi, il senese di buona famiglia vincitore a 34 anni del primo torneo Atp in Austria e 44 al mondo, che ha superato il turno. Il tennis e il golf regalano a tutti almeno 15 minuti di notorietà, lui è andato oltre. La storia non è fatta soltanto da n.1, e dalla retorica, come in ogni buona commedia, ognuno ha una parte importante.
Con i 100 più veloci della sua carriera (47″12) Michael Phelps ha vinto l’ottava medaglia d’oro in staffetta, la n.19 in totale. Un record assoluto nella storia delle Olimpiadi che può migliorare nei prossimi giorni. Quanto può valere in contratti un campione di nuoto in America bianco e col suo fisico con il black power del basket che regala 85 milioni di euro a una riserva della squadra Usa come Harrison Barnes? Intanto qualcuno si sta chiedendo che cosa siano quei cerchi rossi sulla parte superiore del corpo della torpedine del nuoto: sembrano siano la dimostrazione di una tecnica di recupero chiamata “cupping” che utiilzza minuscole ventose che tirano la pelle per allentare i muscoli e tendini. Se non è un favola metropolitana la cosa funziona. Il segreto per la Pellegrini e Magnini potrebbe essere invece lo shampoo antiforfora al quale fanno pubbicità, vedremo se anche quello funzionerà.
Sorpresa nel torneo di basket. La Croazia senza avere uno squadrone, in umiltà, ha preso slancio dal blitz di Torino pagina inconsolabile nella storia azzurra e la carriera di Petrucci e Messina e battuto la Spagna. E’ vero che la Spagna stenta sempre all’inizio di ogni torneo, e che l’anno scorso agli europei era stata battuta dagli Azzurri. Comunque taccio i commenti che l’esperto di Espn ha lanciato sul web all’indirizzo di Sergio Scariolo che ogni volta viene etichettato “el italiano”, come fosse un difetto.
Organizzazione al collasso nei primi due giorni di gare dei Giochi n.31 per i controlli ai cancelli, con code anche di un chilometro ai cancelli, proteste, urla, gente arrivata da tutto il mondo che se ne va arrabbiata, tanto che gli impianti rimangono deserti alle gare del mattino (hanno protestato anche gli atleti, a cominciare dalla tennista Ana Ivanovic). Si sono notati vuoti sugli spalti anche per il Dream Team del basket. Sembra che alla fine la soluzione del problema sia stata quella di far passare tutti, senza controllare gli zainetti, alla faccia dei controlli di sicurezza, dei costi esorbitanti e per incoraggiare gli eventuali malintenzionati. Ordem e Progreso è il motto di questo grande Paese il cui peggior peccato è sato chiedere i Giochi quando la sua economia volava, e doverli organizzare in piena recessione, con la classe politica sotto inchiesta. Immaginiamoci scene simili ai cancelli a Roma nel 2024, se il terroismo non viene estirpato: sarebbe uno scenario da Odissea nello Spazio o meglio di una città dove ormai non c’è il minimo spazio se non le utopie, i progetti non sostenibili, la vanità.
L’autorevole Time ha svelato che nei primi 24 giorni di luglio l’antidoping è stato sospeso su pressione del Ministero dello Sport e del CIO brasiliano per allentare la morsa dei troppi controlli sugli atleti brasiliani. La Wada ha protestato, scontenta di una lettera di siegazioni debolissimo. Lo scandalo è grosso: si può gareggiare in un clima di sospetto per queste falle ? Oggi il tribunale dello sport deciderà intanto se ammettere l’azzurro Schwazer he la sua battaglia l’ha già vinta, quella dell’ostinazione e di volere una secnda occasione per dimostrare che gli errori possono migliorare le persone. Le persone, ma non i sistemi, specie i nostri dove ormai non c’è sport che non finisca nelle mani della magistratura. Quando si tirano in ballo i tribunali, significa che il sistema è gestito male. Eppure un modello positivo e globale c’è, la NBA dove non mettono becco azzeccagarbugli, giudici, corti d’appello, e gli avvocati, com Stern, servono a semplificare le cose, non a complicare quelle facili.
A cura di ENRICO CAMPANA