Purtroppo quelle che scorrono ininterrottamente sulle guance di Edwige Gwend non sono lacrime di gioia.
La judoka italiana non riesce a farsene una ragione: nell’ottavo di finale delle Olimpiadi di Rio 2016 (categoria 63 kg) contro la grande favorita Tina Trstenjak, l’Azzurra si è piegata solamente ai punti. Ma lei e il team azzurro non ci stanno e puntano il dito contro la giuria, che non avrebbe squalificato la più quotata avversaria per un colpo proibito sul tatami.
“Quando la slovena Trstenjak mi ha colpito alle gambe ho pensato ‘è fatta, ho vinto con la numero 1 al mondo’: ma la squalifica non è arrivata. Ora non riesco a smettere di piangere”, ha dichiarato Gwend, che era già scoppiata in lacrime nel momento di lasciare il tatami.