Mesi e mesi di difficoltà, che alla fine sono stati superati.
Sergio Perez ha portato alla Red Bull il primo secondo posto nella classifica piloti di Formula 1 in una stagione in cui il campione del mondo è stato l’altro portacolori del team anglo-austriaco. Un risultato di per sé di grande rilievo, ma oscurato dai tanti Gran Premi in cui il messicano è apparso in difficoltà quando non in piena crisi. Lui stesso però, a stagione ampiamente finita, ha voluto fare il punto su ciò che gli è successo.
“Il Gran Premio del Qatar è stato ampiamente il peggior fine settimana che io ricordassi, credo il mio peggiore di sempre in Formula 1 – ha ammesso Perez -. Le cose sono andate talmente male che mi sono detto che non potevo essere io ad essere così scarso. C’era qualcosa che non andava, così ho pensato che ci servisse un po’ di tempo per capire di che cosa si trattava”.
E Perez ha garantito che negli ultimi appuntamenti iridati del 2023 lui e la Red Bull hanno individuato e poi sciolto il nodo. “Abbiamo risolto il problema, e a quel punto molte cose sono diventate chiare – ha dichiarato il messicano -. Non ci stavamo muovendo nel modo giusto, il che da un lato è stato negativo ma dall’altro ci ha permesso di migliorarci”.
“Nel giro di qualche mese ho vissuto momenti davvero complicati, passando dalla lotta per il mondiale a perdere addirittura la fiducia nella monoposto. So però che per stare in Red Bull serve solidità psicologica, e in questo mi ritengo migliorato. Le giornate no ti fanno imparare molto di più rispetto alle giornate sì”, ha concluso Perez.