Le parole di Sergio Perez
Sergio Perez nel corso di un’intervista al quotidiano olandese De Limburger ha ripercorso la sua stagione: £A inizio anno avevo un buon feeling con la vettura, ma le auto si evolvono. Dopo Miami, la situazione è peggiorata per me. Mi sembrava di guidare un’altra macchina, lontana dalle mie esigenze. Ho mancato diverse volte l’accesso al Q3, a volte ho persino faticato a superare la prima fase delle qualifiche. Tutto questo ha distrutto la mia autostima. In estate guidavo sfiduciato, è stato complicato”.+
“La Formula 1 è il mio sport, la mia vita, la mia passione. Ma in situazioni così difficili nel lavoro, è difficile essere allegri a casa con moglie e figli. Per questo ho assunto un mental coach: la mia famiglia merita un papà allegro a casa”. Prosegue Sergio: “Sto lavorando per diventare la migliore versione di me stesso, sia nel privato che come pilota. Ora ho 33 anni, ma sto ancora imparando ogni giorno. In pista, ma sicuramente anche fuori”.
“Sono grato al team per avermi dato l’opportunità di correre in una squadra di alto livello. Sarebbe bellissimo se potessi concludere la mia carriera qui. Ma correre per loro non è facile perché hanno un modo di lavorare molto particolare: la loro macchina è costruita con un approccio diverso rispetto agli altri team. Serve tempo per adattarsi. E ovviamente c’è Verstappen come compagno di squadra. Mi ha aiutato il ricordo delle due vittorie di inizio anno. Ora mi sento di nuovo al 100%. E penso di poter lottare per il titolo nel 2024”.