Toto Wolff non ha ancora digerito lo scorso finale di stagione.
“Può capitare che qualcuno vinca non nel modo giusto – ha spiegato il 50enne a Squaremile – ma questo non durerà a lungo, anche perché il karma esiste. Non mi riferisco a una gara o a una stagione, ma anche tra dieci o vent’anni. La mentalità di trionfare a tutti i costi è qualcosa che avrei appoggiato un paio di anni fa. Oggi voglio ancora vincere, ma voglio farlo nel modo giusto. Ho dei valori e una mentalità che voglio difendere nella squadra. Credo nell’umiltà, nell’onestà, nell’integrità e nella trasparenza. Sono ingredienti importanti nel lungo termine”.
Capitolo Lewis Hamilton: “Devo proteggerlo perché la gente ha iniziato a criticarlo, il che non è giusto. È un’assurdità: è il più grande pilota di tutti i tempi, ma la macchina non è proprio all’altezza. George a volte ha faticato un po’ meno perché forse è abituato a guidare macchine difficili in fondo alla griglia, ma Lewis è stato sfortunato in molte occasioni. Avrebbe potuto conquistare altri due podi e il pendolo sarebbe cambiato. Quindi, le scuse servono a far capire a tutti che la macchina non è performante, e non che la colpa è del pilota. Credo che avrebbe dovuto conquistare l’ottavo titolo iridato l’anno scorso, lo sanno tutti, ma ora dobbiamo creare una macchina che lo metta in condizione di conquistare il mondiale, e questa è fondamentalmente una mia responsabilità”.