Ultimo ballo in Mercedes di Lewis Hamilton prima dell’approdo in Ferrari

Ultimo ballo in Mercedes di Lewis Hamilton prima dell’approdo in Ferrari

Dopo 12 stagioni, Lewis Hamilton non si fa illusioni di poter salutare la Mercedes con un successo, ad Abu Dhabi, prima di passare alla Ferrari nel 2025: “Non credo che finirà in bellezza. Finirà. Ciò che conta è dare il massimo”.

L’ultimo GP dell’anno chiuderà un binomio che ha portato alla scuderia anglo-tedesca otto campionati costruttori consecutivi, sette titoli piloti (sei dei quali grazie ad Hamilton) e 120 Gran Premi. Nel frattempo il campione inglese è diventato il pilota di maggior successo di sempre in F1, vincendo sei dei suoi sette mondiali, 84 delle sue 105 vittorie in gara e conquistando 78 delle sue 104 pole.

Ma il 2024 per Hamilton é stato frustrante, e lo è diventata ancora di più man mano che si avvicinava alla conclusione, con la crescita del compagno di scuderia George Russell. Le vittorie a Silverstone e Spa, le prime in due anni e mezzo, non sono bastate a risollevargli il morale.

“Quando ha preso la decisione di andarsene, sapevamo che sarebbe stato un anno difficile. È normale – ha detto il team manager Mercedes Toto Wolff – Ma niente gli porterà via 12 anni incredibili. Quelli rimarranno nella memoria, piuttosto che una stagione o delle gare che sono state particolarmente brutte”.

Queste le parole di Hamilton in conferenza stampa: “Sono piuttosto calmo al momento. Mi sento positivo ed entusiasta, vorrei poter dare tutto. Difficile descrivere le emozioni, ma sono fiero di quello che abbiamo ottenuto e sono orgoglioso di questo team”.

Nonostante “sia stato uno degli anni peggiori” della sua carriera, il sette volte campione della F1 ha voluto ricordare “i sorrisi di quando abbiamo vinto, come la prima volta nel 2014 in Australia. Non dimenticherò mai le lacrime di un ingegnere. Sono grato a tutti quelli che hanno lavorato in pista e in fabbrica per supportarmi sin dal primo giorno”. Rispetto all’addio alla McLaren del 2012, quello alla Mercedes “é diverso a livello emotivo, più emozionante perché ne faccio parte da 12 anni”.

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