Vanessa Ferrari non imita Tania Cagnotto. Se la tuffatrice bolzanina è riuscita a chiudere in bellezza la propria carriera olimpica conquistando due storiche medaglie, il bronzo al sincro con Francesca Dallapè e l’argento nel trampolino 3 metri, la ginnasta bresciana non ce l’ha fatta a salire sul podio nella gara conclusiva della propria carriera.
La finale a 6 del corpo libero ha visto infatti Vanessa, quarta tra le polemiche a Londra, concludere ancora al 4° posto, con il punteggio di 14.766. Fatale l’indecisione nella parte finale (il saltello in fase di ricaduta) di un esercizio altrimenti perfetto: la Ferrari ha accolto il verdetto scoppiando in lacrime.
La medaglia d’oro è andata all’imprendibile americana Simone Biles, che, già nella storia dei Giochi come la prima ginnasta capace di conquistare tre ori in una sola edizione (concorso a squadre, all around e volteggio), è salita per la quarta volta sul gradino più alto del podio: il suo esercizo è stato valutato 15.966.
Agli Stati Uniti anche l’argento, con Alexandra Raisman 15.500. La britannica Amy Tinkler è bronzo con 14.933.
Il podio olimpico resta quindi stregato per le ginnaste azzurre: l’unica medaglia al femminile nella storia dei Giochi resta quella di squadra ottenuta ad Amsterdam nel 1928.